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5° CORSO REGIONALE DI TERAPIA DEL DOLORE

Corso di aggiornamento dedicato a medici e infermieri

2-3-4 Giugno 2011, Cagliari

 

 video:  Aservice Studio ( archivio Aservice)

 

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Intervista a Sergio Mameli

TG Sardegna1

Servizio a cura di Roberta Floris

 

L'UNIONE SARDA 07.06.2011

 

Corso regionale Terapia del dolore: che fare  ( L'Unione Sarda)

Si sono conclusi i lavori del 5° Corso regionale di terapia del dolore che si è svolto la scorsa settimana, promosso dall'associazione “Insieme contro il dolore onlus” e dall'Unità operativa “Terapia del dolore” dell'ospedale oncologico Businco.
Durante le tre giornate del corso sono state affrontati i problemi del dolore cronico, ormai riconosciuto come malattia dal grave impatto sociale visto che secondo le ultime statistiche riguarda il 23% della popolazione.
Il corso, che ha visto il contributo dei maggiori esperti regionali e nazionali, ha permesso di divulgare la cultura del dolore, rivolgendo la massima attenzione allo studio dei meccanismi che scatenano il dolore e delle eventuali possibilità terapeutiche.
Oggi sono disponibili strategie farmaceutiche e interventistiche in grado di controllare il dolore e migliorare la qualità di vita dei pazienti in termini di recupero dell'attività lavorativa e del ruolo sociale. La formazione degli operatori e l'informazione dell'opinione pubblica sulle opportunità che la terapia del dolore può offrire è fondamentale. «Per garantire questo diritto anche ai cittadini sardi», hanno detto i medici, «occorre riunire le forze e puntare decisi alla costituzione e all'organizzazione delle reti che possano accogliere chi ha necessità, senza inutili sofferenze». 
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LA NUOVA SARDEGNA 08.06.2011

 

Sanità e affari sociali : Oncologico, lotta al dolore cronico

Reparto ristrutturato dedicato alle terapie antalgiche non solo sui tumori

Nevralgie del trigemino mal di schiena: da ieri un presidio che migliora l’accoglienza ai pazienti CAGLIARI. Una persona su quattro soffre di un dolore acuto o cronico. La medicina ha centrato il tema del dolore facendone una branca a parte e il sistema sanitario, con qualche ritardo rispetto alle necessità della popolazione, si sta adeguando. Ieri all’ospedale regionale oncologico «Businco» è stato inaugurato il centro di terapia antalgica, aperto non soltanto per i malati di tumore ma anche ad altre sofferenze, tutte invalidanti. I sofferenti di nevralgia del trigemino, quelli che denunciano un mal di schiena senza tregua, ma soprattutto coloro che non trovano più sollievo con i pur numerosi farmaci antidolorifici, possono sperare di ricevere risposte nel centro dell’Oncologico, uno dei pochi in Italia, si spiegava nella nota stampa, dove «ci sono strutture e personale dedicati alla medicina del dolore», anche se in numero «non sufficiente alle richieste», come raccontavano gli operatori. Il dolore all’Oncologico è già motore dell’attività ambulatoriale farmacologica con 2 mila pazienti trattati nel 2010 e dell’attività chirurgica che interviene quando i farmaci non hanno più alcun effetto (400 pazienti trattati). Ma da ieri (anzi, fra una settimana) c’è un reparto al primo piano, ristrutturato e interamente dedicato al dolore, che sarà diretto dall’anestesista Sergio Mameli (ieri in sala operatoria mentre gli inauguravano i locali). Nell’ala di fronte è stato aperto anche il servizio di dermatologia, con un settore dedicato alla pediatria, diretto da Patrizio Mulas, che ha tagliato il nastro col direttore generale dell’Asl 8 Emilio Simeone, seguito dal direttore sanitario dell’Oncologico Sergio Marracini e dal direttore sanitario dell’Asl 8 Ugo Storelli, in rappresentanza dell’assessore regionale alla sanità il suo capo di gabinetto, Tonino Dessì. Sono spazi necessari quelli ricavati negli 800 metri quadri del primo piano del Businco. In dermatologia ci sarà l’ambulatorio di fototerapia utile per trattare psoriasi, vitiligine (con la microfototerapia spotlight micropuntiforme), dermatite atopica e linfomi cutanei. Funzionerà la fotodimanica cutanea che agisce sui tumori della pelle non melanomi, nonché varie metodiche che sfruttano le capacità del laser di agire in vari tipi di lesioni, di tumori e di cicatrici. Altra branca accessibile nell’ambulatorio la dermatologia allergologica e quella micologica. Per ora l’ambulatorio funzionerà due volte la settimana, «dipenderà dalle richieste, se cresceranno adegueremo giorni e orari», spiegava Mulas. L’accesso è il solito: ricetta del medico di base, prenotazione attraverso il cup. Il direttore generale Simeone ieri spiegava che i due servizi sono risposte dovute da parte di «un ospedale a valenza regionale». «Le prestazioni di questi ambulatori venivano già erogate, ma c’era la necessità di farle crescere e solo con l’organizzazione si può dare una risposta». Il discorso degli ambulatori è un inizio: «L’oncologia medica non sarà presente soltanto in ospedale - diceva il manager - ma verrà territorializzata. A Muravera, Isili e presto anche a Quartu verranno aperti centri di oncologia medica. Non si arriva con questo a fare un servizio a domicilio, ma sicuramente ci saranno due benefici: andare incontro a pazienti che vivono lontani dal Businco, decongestionare l’ospedale oncologico. Con questi ambulatori si organizzerà meglio l’attività delle sale operatorie, a vantaggio della riduzione delle liste d’attesa. E nella prospettiva di attese minori potenzieremo servizi come la radiodiagnostica». (a.s.)

 

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