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5° CORSO REGIONALE DI TERAPIA DEL DOLORE Corso di aggiornamento dedicato a medici e infermieri 2-3-4 Giugno 2011, Cagliari
video: Aservice Studio ( archivio Aservice)
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Intervista a Sergio Mameli TG Sardegna1 Servizio a cura di Roberta Floris |
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L'UNIONE SARDA 07.06.2011
Corso regionale Terapia del dolore: che fare ( L'Unione Sarda)
Si sono
conclusi i lavori del 5° Corso regionale di terapia del dolore che si è
svolto la scorsa settimana, promosso dall'associazione “Insieme contro il
dolore onlus” e dall'Unità operativa “Terapia del dolore” dell'ospedale
oncologico Businco.
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LA NUOVA SARDEGNA 08.06.2011
Sanità e affari sociali : Oncologico, lotta al dolore cronico Reparto ristrutturato dedicato alle terapie antalgiche non solo sui tumori Nevralgie del trigemino mal di schiena: da ieri un presidio che migliora l’accoglienza ai pazienti CAGLIARI. Una persona su quattro soffre di un dolore acuto o cronico. La medicina ha centrato il tema del dolore facendone una branca a parte e il sistema sanitario, con qualche ritardo rispetto alle necessità della popolazione, si sta adeguando. Ieri all’ospedale regionale oncologico «Businco» è stato inaugurato il centro di terapia antalgica, aperto non soltanto per i malati di tumore ma anche ad altre sofferenze, tutte invalidanti. I sofferenti di nevralgia del trigemino, quelli che denunciano un mal di schiena senza tregua, ma soprattutto coloro che non trovano più sollievo con i pur numerosi farmaci antidolorifici, possono sperare di ricevere risposte nel centro dell’Oncologico, uno dei pochi in Italia, si spiegava nella nota stampa, dove «ci sono strutture e personale dedicati alla medicina del dolore», anche se in numero «non sufficiente alle richieste», come raccontavano gli operatori. Il dolore all’Oncologico è già motore dell’attività ambulatoriale farmacologica con 2 mila pazienti trattati nel 2010 e dell’attività chirurgica che interviene quando i farmaci non hanno più alcun effetto (400 pazienti trattati). Ma da ieri (anzi, fra una settimana) c’è un reparto al primo piano, ristrutturato e interamente dedicato al dolore, che sarà diretto dall’anestesista Sergio Mameli (ieri in sala operatoria mentre gli inauguravano i locali). Nell’ala di fronte è stato aperto anche il servizio di dermatologia, con un settore dedicato alla pediatria, diretto da Patrizio Mulas, che ha tagliato il nastro col direttore generale dell’Asl 8 Emilio Simeone, seguito dal direttore sanitario dell’Oncologico Sergio Marracini e dal direttore sanitario dell’Asl 8 Ugo Storelli, in rappresentanza dell’assessore regionale alla sanità il suo capo di gabinetto, Tonino Dessì. Sono spazi necessari quelli ricavati negli 800 metri quadri del primo piano del Businco. In dermatologia ci sarà l’ambulatorio di fototerapia utile per trattare psoriasi, vitiligine (con la microfototerapia spotlight micropuntiforme), dermatite atopica e linfomi cutanei. Funzionerà la fotodimanica cutanea che agisce sui tumori della pelle non melanomi, nonché varie metodiche che sfruttano le capacità del laser di agire in vari tipi di lesioni, di tumori e di cicatrici. Altra branca accessibile nell’ambulatorio la dermatologia allergologica e quella micologica. Per ora l’ambulatorio funzionerà due volte la settimana, «dipenderà dalle richieste, se cresceranno adegueremo giorni e orari», spiegava Mulas. L’accesso è il solito: ricetta del medico di base, prenotazione attraverso il cup. Il direttore generale Simeone ieri spiegava che i due servizi sono risposte dovute da parte di «un ospedale a valenza regionale». «Le prestazioni di questi ambulatori venivano già erogate, ma c’era la necessità di farle crescere e solo con l’organizzazione si può dare una risposta». Il discorso degli ambulatori è un inizio: «L’oncologia medica non sarà presente soltanto in ospedale - diceva il manager - ma verrà territorializzata. A Muravera, Isili e presto anche a Quartu verranno aperti centri di oncologia medica. Non si arriva con questo a fare un servizio a domicilio, ma sicuramente ci saranno due benefici: andare incontro a pazienti che vivono lontani dal Businco, decongestionare l’ospedale oncologico. Con questi ambulatori si organizzerà meglio l’attività delle sale operatorie, a vantaggio della riduzione delle liste d’attesa. E nella prospettiva di attese minori potenzieremo servizi come la radiodiagnostica». (a.s.)
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